2025
Acciaio corten e corde di canapa
cm 605 x1 50 x 30
La scultura nasce per essere collocata sulla torre d’ingresso di Castel Pergine come un segno nel cielo che dialoga con la storia e l’architettura del luogo. Realizzati in acciaio Corten, i tre elementi metallici sono legati tra loro attraverso una tenace corda di canapa, evocando tensione, resistenza e connessione. La scelta del Corten, materiale che si ossida e muta nel tempo, e della canapa, flessibile ma resiste, suggerisce una riflessione sulla coesistenza tra forza e precarietà, permanenza e trasformazione. Il linguaggio formale dell’opera si costruisce su una tensione visiva tra due forze opposte: la torre si erge con il suo profilo severo e verticale, simbolo di stabilità e protezione, mentre l’arco della scultura si piega con un movimento fluido e dinamico, introducendo un gesto di slancio e flessibilità. Il contrasto tra le linee ortogonali della torre e la curvatura dell’acciaio genera un dialogo visivo tra rigidità e adattabilità, evocando la condizione umana sospesa tra necessità di radicamento e impulso al cambiamento. Le corde che vincolano gli elementi dell’arco diventano il fulcro concettuale dell’opera: le legature, permettono la coesione e la continuità, suggerendo che l’equilibrio si trova nella tensione dinamica tra le parti. Così, l’opera si configura come un ponte simbolico tra passato e presente, tra la pietra della torre e il metallo forgiato, tra la solidità del costruito e la precarietà dell’instabile. Un monumento alla flessibilità, all’adattamento e alla resilienza.
Collocata all’interno del Castello di Pergine per la mostra SPAZIOTEMPO, dal 25 maggio al 5 novembre 2025
Big sculptures, SCULPTURES